Coronavirus: il lavoro d’equipe multidisciplinare è efficace?

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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo

All’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti in provincia di Bari è stata attrezzata a tempo di record in appena 5 gg un’area dedicata ai pazienti affetti da Coronavirus composta da circa 240 posti letto e 60 posti di terapia intensiva per i casi più gravi che attualmente ne sono la minoranza gestita prevalentemente dai medici rianimatori ospitante attualmente anche un paziente proveniente in gravi condizioni cliniche da Bergamo trasportato in elicottero.

Nella gestione dei pazienti è stata formata un'equipe multidisciplinare costituita da Pneumologi, Infettivologi del vicinioro Ospedale di Triggiano (Ba) affiancati da Internisti, Nefrologi, Radiologi, Geriatri, Gastroenterologi, Endocrinologi, Reumatologi, Chirurghi, Urologi..... affiancati da efficientissimo personale infermieristico selezionato da ogni branca, Tecnici di radiologia, Operatori Socio Sanitari, oltre a personale addestrato del Servizio Mensa e del Servizio Biancheria.

E' previsto anche un opportuno percorso di "Accertamento COVID" in Pronto Soccorso oltre ad un percoso dedicato per le Signore in dolce attesa. Sono disponibili anche Sale Operatorie dedicate!

Il personale che necessita può anche usufruire di Servizio Alberghiero raggiungibile con Servizio Navetta o Auto a disposizione sito a pochi chilometri dall’Ospedale ed un servizio psicologico dedicato per prevenire il "Burn out".

Al momento la nostra Direzione Sanitaria si sta facendo in quattro per allestire "percorsi sicuri” di vestizione e svestizione dimostratitsi efficientissimi, con annessa area “Ristoro Reidratante e Relax” di fine turno, ma soprattutto nonostante le difficoltà non mancano mai i Dispositivi di Protezione Individuale faticosi da indossare (al termine del turno di lavoro sembra che abbiamo appena concluso un incontro di Boxe!) ma efficientissimi per la nostra sicurezza e soprattutto DEI NOSTRI FAMILIARI!

Il posto di lavoro è altrettanto sicuro in quanto le stanze ad 1 o 2 letti (a volte utilizzate anche per ospitare 2 pazienti dello stesso nucleo familiare) hanno un sistema di areazione a pressione negativa per il biocontenimento ovvero il condizionamento dell’aria prevede una immissione di aria inferiore a quella aspirata con ben 12 ricambi d’aria/ora il che permette di ridurre notevolmente la carica virale ambientale evitandone anche la dispersione nei corridoi!

Il lavoro è arduo, ma oggi cominciano a scorgersi i primi frutti.

Dopo ben 11 giorni di terapia ecco spuntare i primi casi di tamponi negativizzati ed altri 20 pazienti sono già in fase di guarigione.

Trattasi di due uomini di 61 e 71 anni. Nelle prossime 24h attendiamo l’esito del tampone definitivo e si potrà finalmente cominciare a pensare alla dimissione cercando di liberare posti letto che potrebbero essere utili a nuovi pazienti e cominciare ad appiattire la curva fra numero di nuovi ricoveri e dimissioni evitando in tal modo il collasso della struttura che equivarrebbe a maggior numero di decessi.

In questa fase molto d’aiuto si stanno rivelando i Medici di Medicina Generale che si stanno prodigando di curare i pazienti sintomatici meno gravi a domicilio.

 

E’ Ovvio ci sono anche casi critici di anche di pazienti giovani e di colleghi che hanno contratto il Virus in altri Ospedali nell’esercizio della loro professione e che nonostante la loro tenacia nel voler rimanere a tutti i costi in prima linea si son dovuti arrendere al Virus!

Nella giornata di oggi in calo il numero totale dei pazienti ricoverati rispetto ai tamponi positivi.

Saremo mica arrivati al secondo picco della curva che ci si attendeva dopo il lock-down, ovvero il blocco delle attività disposte dal Governo?

 

Speriamo di Si! Work In Progress!
Tutti insieme ce la faremo!

 

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Data pubblicazione: 31 marzo 2020

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